Capodanno a BARCELLONA 🇪🇸

SAGRADA FAMILIA

31 Dicembre 2019

Quest'anno ho deciso di passare l'ultimo dell'anno all'estero con gli amici, così alle 8 del mattino mi ritrovo direttamente all'aeroporto di Malpensa con loro, per poi decollare alle 9.45 alla volta della Catalogna.

Atterriamo puntuali alle 11.10 al Terminal 1 dell'aeroporto El Prat, ma dobbiamo prendere una navetta che ci porta al lontano T2 dove si trova la stazione ferroviaria.
Alla biglietteria, essendo in cinque, ci consigliano di acquistare un carnet da 10 corse al prezzo di 10,20  così da pagare la corsa in città poco più di 1€. In circa mezz'ora raggiungiamo in treno la stazione Clot, che dista poche centinaia di metri dall'Hotel Catalonia, dove alloggeremo fino al 3 Gennaio.
Dopo aver lasciato i bagagli in albergo, pranziamo al vicino ristorante El Clot, che ci delizia con le tipiche tapas.
Ci spostiamo a piedi ed in soli 15 minuti raggiungiamo la Sagrada Familia, chiesa neogotica praticamente mai terminata (si prevede vengano ultimati i lavori nel 2026) ed autentico simbolo iconico della città. 
L'ammiriamo solamente da fuori, in quanto la coda all'ingresso è alquanto spaventosa, cosa del tutto normale per il monumento più visitato del paese. Per fortuna ho avuto modo in passato di entrarci durante una gita scolastica, ma non alcuni dei miei compagni di viaggio.
Interno di Casa Batlló
Decidiamo così di passeggiare per una decina di minuti abbondanti fino a raggiungere casa Milà , famosa anche come la Pedrera , nonchè ultima opera dell'architetto catalano Antoni Gaudì.
Anche qui ci limitiamo a scattare qualche fotografia dall'esterno.
Decidiamo invece di entrare nella poco distante Casa Batllò. Questa bellissima costruzione, sempre opera di Gaudì è davvero molto graziosa, non solo esternamente ma anche internamente, è però decisamente eccessivo il biglietto d'ingresso alla stessa: ben 29 €.
Nel tardo pomeriggio rientriamo in hotel e chiediamo consigli su dove passare l'ultima sera dell'anno, sia per la cena che per quanto riguarda i festeggiamenti.
Ci viene consigliata la zona di Plaça de Espanya, dato che sarà il fulcro dei festeggiamenti. Decidiamo quindi di raggiungere non troppo tardi la zona in metro, ma ciononostante troviamo i ristoranti praticamente tutti pieni o prenotati.
Abbandonata l'idea quindi del cenone, optiamo per una cena veloce, nell'unico posto in cui siamo riusciti ad entrare.
Pochi minuti prima della mezzanotte ci rechiamo in piazza , riuscendo anche a recuperare una bottiglia di Cava (praticamente la versione locale del Prosecco). La tradizione spagnola vuole che vengano mangiati dodici chicchi d'uva al ritmo dei rintocchi di campana che segnano la mezzanotte del nuovo anno.
Nella fretta e nella calca, non riusciamo però a recuperare l'uva, nonostante l'avessimo vista nei minimarket della zona.
Scocca la mezzanotte e partono i fuochi d'artificio, sicuramente molto spettacolari, durano circa un ventina di minuti.
Resto però sinceramente un pò deluso, terminati i fuochi c'è un vero e proprio fuggi fuggi generale, ma davvero è tutto qui??
La gente sembra quasi scappare e vanno tutti praticamente nella stessa direzione, forse vanno a ballare, vanno verso altre piazze o semplicemente tornano a casa.
Festeggiamenti a Plaça de Espanya
Ho sempre visto il popolo spagnolo, come un popolo festoso ed in questa serata mi aspettavo un pò di animazione e anzi temevo il peggio, invece festeggiare il capodanno in Spagna si è rivelato molto più tranquillo di quanto mi aspettassi.


1 Gennaio 2020

Il primo giorno dell'anno inizia con una veloce colazione nei pressi della Sagrada Familia.
Se volete visitare la chiesa, vi consiglio vivamente di prenotare online  prima della partenza, in quanto noi l'abbiamo trovata sempre sold out.
La nostra idea di oggi era di pranzare al mercato della Boqueria, ma vi consiglio di informarvi prima sugli orari, dato che il 1° Gennaio l'abbiamo trovato chiuso.
Così abbiamo percorso interamente la Rambla fino al Mirador di Colombo, per pranzare non lontano dal mare.
La Rambla è l'iconico viale pedonale che porta appunto verso il mare, lungo il quale trovate bancarelle di souvenir, artisti di strada e ristoranti (che sconsiglio in quanto assolutamente turistici).
Spiaggia di Barceloneta
Pranziamo al Ristorante La Galera, piccolo ma molto accogliente, gustando tapas ed una bottiglia di vino rosso Rioja. 
Nel pomeriggio decidiamo di fare una passeggiata fino alla zona di Barceloneta, dove troviamo l'omonima spiaggia.
Per fortuna la zona è anche servita dalla linea L4 della metropolitana (fermata Barceloneta), ne approfittiamo così per tornare per cena, gustando un'ottima Paella presso il Restaurante Salamanca
La nostra serata si conclude in discoteca, ce ne sono diverse , quasi tutte nei pressi del casinò, i prezzi sono piuttosto accessibili e offrono quasi tutte consumazioni.
PAELLA DE MARISCOS - Restaurante Salamanca














2 Gennaio 2020
Parc Güell

Ci svegliamo tardi, ma la colazione a base di Churro e cioccolata, in uno dei tanti Granier presenti in città, mi dà la carica per affrontare la giornata.
Oggi abbiamo nel mirino la visita a Parc Güell.
Per raggiungerlo, è necessario scendere con la metro alla fermata Alfons X della linea L4.
Da qui due opzioni: se avete acquistato online il biglietto di ingresso, una navetta vi accompagnerà al parco, se invece come noi non lo avete fatto, potete salire a bordo dell'autobus V19 che vi lascerà nella parte non a pagamento.
Visitiamo la parte alta del parco, salendo fino al Mirador de Joan Sales, un punto panoramico in cui è possibile osservare il panorama della capitale catalana ed il suo skyline.
Ingresso al Camp Nou
Dopo un breve pranzo, riprendiamo la metro e scendiamo alla fermata Collblanc della linea L5.
Camminiamo a piedi per 5 minuti e ci troviamo davanti al Camp Nou, ovvero lo stadio del FC Barcelona, autentico tempio del calcio europeo ed uno dei luoghi più visitati della città dai turisti di tutto il mondo.
Devo ammettere che vista la mia passione per lo sport, ho visitato diversi impianti sportivi, ma il fatto che il tour base per visitare uno stadio parta dalla cifra di 26 €, lo trovo esagerato. 
Torre Agbar
In serata, io ed altri due amici, dopo aver cenato in uno dei tanti 100 Montaditos, siamo andati a vedere da vicino la Torre Agbar, un grattacielo dalla forma particolare, che la sera si illumina di vari colori, offrendo un autentico spettacolo di luci.
Il nome Agbar, è un acronimo che sta per AGua de BARcelona, ovvero acqua di Barcellona, in quanto prende il nome da una società idrica all'interno del quale vi si trovano gli uffici.




3 Gennaio 2020

In questa ultima giornata, siamo finalmente riusciti ad entrare al mercato della Boqueria.
Se amate lo street food ed il cibo spagnolo non potete evitarlo.
Qua dentro è facile perdersi, viste le circa 300 bancarelle, alcune anche un pò ripetitive. 
Tra le tante specialità abbiamo trovato prosciutti e salami della zona serviti in coni di carta, ma anche fritto misto, calamari fritti, e succhi di frutta naturali.
Con mio stupore non ho potuto non notare anche uno stand che vendeva grilli come cibo del futuro.
Cattedrale
Non distante dal mercato, troviamo invece la Cattedrale di Barcellona che è possibile raggiungere con la linea L4 della metro alla fermata Jaume I.
Se vi state chiedendo: '' ma la cattedrale di Barcellona non è la Sagrada Familia?'' - evidentemente la risposta è no.
La cattedrale è anch'essa un edificio gotico, dedicata a Santa Croce (Santa Cruz) e Santa Eulalia, ma si trova nel quartiere gotico, a due passi dalla Rambla.
Prima di lasciare la Catalogna, ci concediamo una passeggiata lunga la Rambla de Mar, ovvero una passerella sull'acqua che porta dal Mirador di Colombo (dove termina la Rambla ''ufficiale'') al Maremagnum, un grosso centro commerciale che dà le spalle al porto.












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