DISAVVENTURE

Ovviamente fare tanti viaggi vuol dire incappare a volte in qualche inconveniente.
Presto raccoglierò qui alcune delle più curiose che mi sono capitate!


BLOCCATO A MACAO 🇲🇴 


Durante il mio soggiorno a Hong Kong nel 2016, ho scelto di visitare anche la Vicina Macao che è raggiungibile in circa un'ora di traghetto.
La mia visita giornaliera è iniziata in ritardo dato che all'andata il traghetto ci ha messo più di due ore a causa delle avverse condizioni meteo.
La sera col biglietto già in mano mi viene detto che non ci sono più partenze fino al mattino successivo. Vedo comunque gente in fila, ma viene fatto imbarcare solo chi ha il biglietto per il rientro previsto nel primo pomeriggio, ergo chi ha il rientro serale si deve accodare e aspettare la mattina successiva. 
Non potete capire la frustrazione dell'essere bloccato in un luogo dove sinceramente era difficile comprende l'evolversi della situazione, in un paese dove nessuno parla la tua lingua e chi cerca di dirti qualcosa lo fa in un inglese non del tutto comprensibile, ma per fortuna non ero solo.
Non demordo e cerco comunque di passare, anche in virtù del fatto che molte persone sono andate via cercando mezzi alternativi o cercando un alloggio.
Alla fine riesco ad imbarcarmi attorno a mezzanotte e rientro a Hong Kong quando la metro è già chiusa. Per non farmi mancare nulla rientro a bordo di un taxi guidato da un autista spericolato.


INCENDIO A NEW YORK  🇺🇸 


Nel 2018 ho utilizzato per la prima volta il portale AirB&B per il mio alloggio a New York, visti i costi proibitivi degli hotel.
Tutto bene a parte il fatto che quasi ogni notte venivo svegliato per pochi secondi dalle sirene dei Vigili del Fuoco.
Una notte però attorno alle 3.00 la camionetta del FDNY (Fire Department New York) si ferma proprio davanti al mio alloggio, li sento entrare nel mio edificio e aprendo la porta sento una forte puzza di bruciato, i pompieri mi vedono e mi chiedono come sto e se è presente qualcuno in casa.
Il proprietario dorme solitamente nella stanza di fianco alla mia ma non sapevo se non ero sicuro che fosse in casa dato che lavora spesso di notte. Così decidono di sfondare la porta della sua stanza facendo irruzione per controllare ma di lui nessuna traccia.  Mi vesto in fretta e furia e mi fiondo fuori casa spaventato nonostante la temperatura sia rigidissima (1°C).
Alla fine era scoppiato un piccolo incendio nel cortiletto dove vengono gettati i rifiuti, nulla di allarmante ma è stata sorprendente la tempestività dell'intervento e la stazza di chi è intervenuto.
La mattina dopo sarei dovuto svegliarmi alle 6.00 per prendere un volo per Chicago, dove avrei vissuto ahimè un'altra disavventura.
Spaventato dall'accaduto non sono più riuscito a chiudere occhio restando sveglio altre 3 ore.


UN COMPLEANNO INDIMENTICABILE 

Come detto il giorno seguente sono partito per Chicago, per il racconto completo del viaggio vi rimando a questo link.
Durante il primo giorno tutto ok, la mattina successiva invece vengo informato che a New York è in corso una vera e propria tempesta di neve. Attorno a mezzogiorno ricevo una mail da parte della compagnia aerea che mi avvisa del fatto che il volo per New York in partenza questa sera è stato cancellato. 
La cosa mi spaventa non poco e mi precipito subito in aeroporto.

In circa mezzora raggiungo l'aeroporto ed il desk della Spirit Airlines, compagnia con cui dovevo volare.
Parlo con un addetto della compagnia che mi ribadisce il fatto che a causa delle condizioni meteo avverse sulla east coast (bufera di neve) tutti i voli per New York sono stati cancellati.
Essendo pertanto una causa di forza maggiore e non un loro disservizio, ho sì diritto al rimborso del biglietto (circa 60$ma non alla riprotezione su un altro volo.
Faccio la fila ai desk delle altre compagnie e dopo svariati tentativi non riesco a cavare un ragno dal buco, non ci sono voli per la grande mela da qui a tre giorni ed io tra tre giorni dovrò ritornare in Italia.
Provo a cercare di capire se ci sono modi alternativi per rientrare a New York. 
Torno così dall'addetto della compagnia per confermare la mia volontà di ricevere il rimborso ma chiedo a lui anche un aiuto perchè mi sento disperato. Gli chiedo come poter rientrare se in bus o in treno.
Dapprima mi dice che non ci sono bus, ma dopo un pò di ricerche finalmente mi informa che c'è un treno diretto che parte stasera in direzione New York ma ci impiega ben 19 ore e costa la bellezza di 200 dollari.
Sembra quasi dispiacersi ma in realtà mi ha sollevato del tutto il morale. Ho chiesto al ragazzo cortesemente come fare per acquistare il biglietto, ma lo stesso è stato cosi gentile da farmelo lui online e stamparmelo.
Alla fine dopo averlo trattenuto praticamente per un'ora gli chiedo se posso lasciargli una mancia dato che mi ha letteralmente salvato, ma lui rifiuta dicendo: "that's my job!"
Riprendo nuovamente la metro e mi fiondo in città direzione Union Station.

Arrivo decisamente presto, circa tre ore prima della partenza, giusto il tempo per vedere il centro città al tramonto e per mangiare qualcosa in un pub di fronte alla stazione.
Il treno parte alle 21:30 ma la partenza è molto simile a quella di un aereo. Difatti alle 21:00 inizia l'imbarco che parte da una sala d'attesa in cui io e tutti gli altri passeggeri ci mettiamo in fila per salire a bordo. Ci viene controllato il biglietto ad uno ad uno prima di attraversare una porticina che non è nient'altro che il gate di accesso, passato questo controllo un secondo addetto indica ad ognuno la carrozza ed il posto assegnato.
Dovrei essere arrabbiato o quantomeno infastidito, tra poche ore sarà il mio compleanno e passerò quasi tutta la giornata su un treno attraversando vari stati americani, beh per tanti potrebbe essere una giornata no, una giornata buttata, per me è semplicemente un'esperienza, non è certo il compleanno che mi aspettavo, ma di sicuro è un compleanno da raccontare e in pratica lo sto già facendo.

CELLULARE PERSO NEL DESERTO 🇦🇪 

Nel 2018 sono stato 5 giorni negli Emirati Arabi Uniti con un gruppo di amici. Una di queste giornate l'abbiamo passata nel deserto: prima sui quad, poi in jeep ed infine in un piccolo villaggio dove abbiamo cenato al buio seduti a terra su dei tappeti tra la sabbia. Proprio qui uno dei miei amici ha perso il suo iPhone e se n'è reso conto solo dopo essere tornato in hotel (a circa 50 minuti di tragitto). Come fare allora se perdi un cellulare in mezzo al deserto? Noi non ci siamo persi d'animo, abbiamo contattato la guida che a sua volta si è messo in contatto con i gestori del villaggio nel deserto ed alla fine siamo riusciti a recuperarlo. Per fortuna il nostro rientro in Italia non era previsto il giorno successivo ma era quasi imminente. Fatto sta che il cellulare è stato poi riportato al centro commerciale accanto al nostro hotel, dove inizialmente avevamo prenotato l'escursione. Peccato che questi sia uno dei centri commerciali più grande al mondo e trovare la persona a cui era stato consegnato non è stato per nulla facile.


QUANDO ROMPI LA CHIAVE E RESTI FUORI DALL'HOTEL 😱

Succede che a Roma, l'ultima sera di un weekend passato con un amico, rientrando in hotel azzecchi la chiave del portone ma una volta davanti alla porta della tua stanza sbagli e inserendo la chiave questa si spezza in due. Succede poi che la reception essendo mezzanotte passata di domenica sera sia chiusa. Che fare? Beh chiamare disperatamente il numero di cellulare che era presente sulla prenotazione a sperare che qualcuno risponda.
Alla fine dopo svariati minuti in cui stavamo cadendo nella disperazione più totale vediamo scendere un signore in ciabatte che sembra piuttosto infastidito: è il tizio della reception (che probabilmente abbiamo svegliato).
Ci accompagna di sopra fino alla stanza e meravigliato da quanto avvenuto riesce in qualche modo ad aprirci.

QUANDO L'AUTO NON PARTE PIU'

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RITORNO TURBOLENTO

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