🇧🇸 LE BAHAMAS CHE (NON) HO VISTO


19 Marzo 2015


Mi trovo da qualche giorno a Hollywood (Florida), ospite assieme a mia madre, di una sua vecchia amica che abita qui ormai da diverso tempo.
Oltre alla visita della vicina Miami e delle località che si trovano nei dintorni, abbiamo deciso di sconfinare alle Bahamas acquistando così il biglietto del ferryboat per circa 100 dollari.
Il nostro traghetto parte alle 8.00 da Port Everglades, nella vicina Fort Lauderdale, ma alle 6.30 siamo già lì, dato che ci è stato consigliato di presentarci un'ora e mezza prima per le operazioni di imbarco, proprio come avviene in aeroporto.
Dopo circa di 3 ore di traversata attracchiamo a Freeport, nell'isola di Grand Bahama. 
Non avendo un mezzo per sposarci, saliamo su uno dei bus turistici senza in realtà sapere esattamente dove stiamo andando. 
Sinceramente lascio l'iniziativa all'amica di mia madre, dato che è già stata qui, ma a dire la verità sembra più spaesata del sottoscritto.
Dopo circa 10 minuti, il nostro pittoresco bus ci lascia nei pressi del Port Lucaya Marketplace.
Come primo impatto questo luogo risulta piacevole: si tratta di un villaggio fatto di case di legno colorate molto graziose, ma esplorandolo più a fondo mi rendo conto che non è nient'altro che una trappola per turisti sprovveduti.
In questo complesso infatti non c'è nulla di autentico ma solo negozi di souvenir e ristoranti.
Le uniche persone del luogo sono i negozianti e gli autisti degli autobus.
E' ormai mezzogiorno e decidiamo di pranzare mangiando qualcosa di tipico. 
Dai miei viaggi nei luoghi turistici ho imparato che non bisogna fermarsi al primo ristorante che si incontra, soprattutto se non espone chiaramente i prezzi.
Non avendo deciso io però, siamo incappati purtroppo in questo errore e puntualmente col conto è arrivata la fregatura, poco meno di 30 dollari per un piatto di riso ed una birra.
Per fortuna almeno una cosa riesce a non deludere le mie aspettative: il mare.
Poco distante dal villaggio infatti si trova Lucaya Beach, una spiaggia libera  con una sabbia finissima e molto chiara ed un'acqua cristallina.
L'acqua è piuttosto fredda, come è normale che sia, essendo acqua dell'oceano.
Restiamo in spiaggia qualche ora e verso le 17.00 riprendiamo il bus per tornare al porto e da lì verso la Florida.
In dogana prima dell'imbarco, durante il controllo passaporti, mi viene chiesto dove sia il timbro d'ingresso e con stupore degli addetti faccio notare come stamattina non sia stato controllato, forse perché credevano fossi americano.
Beh che dire? Da una parte  posso affermare di aver avuto un piccolo assaggio delle Bahamas e ho sicuramente aggiunto una bandierina ai paesi in cui sono stato, ma di certo non ho visitato nulla di minimamente significativo.
Posso aggiungere che conoscere persone in giro per il mondo che ci possono ospitare  e fare da ciceroni è un gran vantaggio, però bisogna anche sapere un pochino muoversi e organizzarsi. Non faccio una colpa all'amica di mia madre, io stesso solo il primo che gradisce anche i viaggi toccata e fuga, ma quando è maggiore il tempo di percorrenza per raggiungere un posto della permanenza nello stesso, non ne vale la pena, soprattutto se tirando le somme di fatto non si è visto nulla.

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