TRE CIME DI LAVAREDO



1 Agosto 2020

Sono le 6.30 quando suona la sveglia in quel di Pieve di Cadore (Belluno), dove mi trovo con tre amici con cui sono arrivato ieri sera in tarda serata dopo una cena improvvisata in quel di Venezia.
Dopo una breve colazione, partiamo alla volta del Rifugio Auronzo che si trova poco oltre Auronzo di Cadore, su una strada in cui l'ultimo tratto è a pedaggio e si paga 30 € per veicolo. Una volta pagato il pedaggio però si ha la certezza di avere accesso alle Tre Cime, in quanto mi è stato consigliato di salire presto per evitare di trovare la strada chiusa.
Raggiungiamo il rifugio e parcheggiamo come possiamo, vista la sfilza di auto alla ricerca di un posteggio.

Per questa avventura mi sono ben attrezzato con scarponi, pantaloni tattici (ovvero corti che si estendono e diventano lunghi), giubbino e maglioncino; tutta roba che non è servita poichè nonostante gli oltre 2000 metri il caldo è stato a tratti insostenibile. Fondamentali sono invece acqua, sali minerali ed una barretta di cioccolato.
La nostra visita prevede il classico percorso che gira attorno alle Tre Cime.
Iniziamo percorrendo il sentiero 101 classificato con livello di difficoltà F+T (ovvero Facile e Turistico, quindi alla portata di chiunque).
Saliamo di 100 metri di dislivello fino alla Forcella Lavaredo dove man mano riusciamo a scorgere la più classica delle immagini della parete nord delle Tre Cime, che fino a quel momento sembravano ''nascondersi''.
Ancora mezzora di camminata e raggiungiamo il Rifugio Locatelli, dove ci rifocilliamo con una splendida vista.
Da qui scendiamo per ammirare più da vicino i Laghi dei Piani, due splendidi laghetti circondati dalle Dolomiti di Sesto.
Riprendiamo il cammino percorrendo il sentiero 105 classificato con livello di difficoltà E (Escursionistico), leggermente più impegnativo di quello iniziale con alcuni punti piuttosto stretti ed una salita più o meno impegnativa.
Proprio in quest'ultimo tratto capita che mi si rompa uno scarpone, non impedendomi comunque di completare il mio percorso.
Rientriamo finalmente al Rifugio Auronzo dopo aver effettuato un percorso ad anello di oltre 4 ore di camminata attorno alle cime più famose delle Dolomiti.
Stremati rientriamo in hotel per la doccia ed un pò di riposo meritato.
Dopo esserci letteralmente rigenerati, ci prepariamo per passare la serata nella non distante Cortina d'Ampezzo, ma a farci compagnia ci sarà un'amica indesiderata che ci accompagnerà per tutto il tempo: la pioggia.
La serata trascorre comunque in maniera gradevole. In poche d'ore ceniamo assaporando alcune delle prelibatezze locali e riusciamo a fare un giretto per Cortina, che a dire il vero ci sembra una località carina ma un pò troppo sopravvalutata.

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