🇺🇸 NEW YORK



Tendo solitamente a non tornare nei luoghi che ho già visitato, specie se molto distanti, ma nel caso di New York è diverso, perché è una di quelle città in cui tornerei sempre, riesce  a trasmettermi molto e ogni volta c'è sempre qualcosa da vedere, insomma è la mia città preferita nel mondo.

Prima di programmare un viaggio a New York ed in generale negli Stati Uniti, è bene ricordare che oltre al passaporto è necessario disporre dell’ESTA, un documento compilabile online in cui attraverso un questionario, vanno indicati i motivi del viaggio. Così come un visto d'ingresso, anche l'ESTA ha un costo che è di 14 dollari e va richiesto sul sito ufficiale. Attenzione perché anche altri siti esterni lo rilasciano, ma con un costo decisamente maggiorato.

Sono stato per la prima volta a New York nel 2010, ospite di mia cugina che abita a Brooklyn e sono tornato nel 2018 girando la città quasi completamente da solo.
In entrambe le circostanze ho visitato gran parte della città sfruttando la metropolitana, che è sicuramente il mezzo migliore per spostarsi vista la capillarità della sua rete, d'altronde è la più estesa al mondo per numero di stazioni.
Non è però facilissima da comprendere, in sostanza se siete a Manhattan i treni in direzione Downtown sono diretti a sud mentre quelli in direzione Uptown sono diretti a nord, bisogna però fare sempre attenzione anche alla tipologia di treno su cui salire: esistono difatti corse ''express'' che fermano solo nelle stazioni principali e le corse ''local'' che effettuano invece tutte le fermate.
Il biglietto di corsa singola è piuttosto caro, ben 2,75$ mentre l'abbonamento settimanale, per cui ho giustamente optato (dovendo rimanere poco meno di 10 giorni),  costa 33 $.


Marzo 2018

Dopo 9 ore di volo a bordo dell'Airbus A380 (l'aereo commerciale più grande al mondo) mi tocca fare i conti con una lunga fila ai controlli del Terminal 4 dell'aeroporto JFK.
Rispetto al mio precedente viaggio del 2010 ho scelto di non scomodare mia cugina, ma di alloggiare presso un Airbnb a Brooklyn, non distante comunque da casa sua. Ho optato per questo tipo di alloggio, visti i prezzi proibitivi degli hotel, soprattutto a Manhattan.
La mia prima giornata inizia alle 7.30 e non c'è da stupirsi che ci siano solo 2°C, a New York in questo periodo le temperature sono molto rigide.
La mia visita parte da Brooklyn Downtown e ne approfitto per fare colazione da Junior's  ovvero il miglior posto dove gustare un'autentica cheesecake newyorchese.
Dopo aver fatto il pieno di energie, cammino a piedi lungo Flatbush Avenue fino alla bellissima zona di Dumbo e raggiungo Washington Street da cui è possibile ammirare uno degli scorci più belli della città, che scopro poi essere diventato famoso grazie alla pellicola cinematografica ''C'era una volta in America''. Camminando per Dumbo mi avvicino al Manhattan Bridge e accedo al Main Street Park da cui è possibile ammirare lo skyline di Manhattan appunto.
Percorro poi a piedi i 486 metri del celeberrimo Ponte di Brooklyn che già avevo attraversato 8 anni fa ma è sempre bello passeggiarci sopra. Impossibile non notare però rispetto ad allora, come siano presenti molti più lucchetti con le iniziali degli innamorati, moda comparsa nel corso degli ultimi anni dopo l'uscita del libro ''Tre metri sopra il cielo''. Il fatto però è che noto anche il cartello che minaccia una multa di ben 100 $ per chi viene sorpreso ad attaccare i lucchetti. Le ragioni che hanno portato ad adottare queste misure sono, non tanto per contrastare un fenomeno che alcuni considerano vandalico, ma sono legate più alla questione sicurezza. Difatti nel solo 2015 sono stati rimossi ben 11.000 lucchetti che hanno contribuito notevolmente ad aumentare il peso della struttura.
Little Italy
Alla fine del ponte ci si ritrova nel caos di Manhattan: di fronte c'è il complesso del City Hall (il municipio), a sinistra si può raggiungere a piedi Wall Street e il World Trade Center, mentre a destra in pochi minuti ci si trova a Little Italy. Con Little Italy si identifica in realtà solo una delle comunità italiane presenti a New York, molti italiani infatti oggi vivono nel Bronx, mentre questo quartiere che si sviluppa lungo Mulberry Street viene sempre più inglobato dalla vicina Chinatown, capita così di entrare in negozi di souvenir con allusioni al bel paese, ma gestiti da persone di origine cinese. 
Verso l'ora di pranzo mi incammino per recarmi da Kat'z Delicatessen dove viene preparata una delle pietanze più buone e tipiche di New York, ovvero il Pastrami on Rye. Potrei definirlo un panino, ma il termine sarebbe davvero riduttivo, considerando anche il fatto che non sono nemmeno riuscito a finirlo per quanto fosse grande. Questo luogo è famoso inoltre per una particolare scena del film ''Harry ti presento Sally'' con tanto di indicazione del tavolo in cui è stata girata. 
Nel pomeriggio ho poi preso la metro per recarmi nel mio luogo preferito di New York, che sarà pure scontato ma è Times Square. Adoro questo luogo perché la prima volta che ci sono stato ho avuto la sensazione di trovarmi al centro del mondo: in qualsiasi momento del giorno o della notte ho sempre visto una marea di persone ed in qualsiasi momento è possibile vedere qualcuno col naso all'insù o intento a scattare una foto.
Times Square
Times Square in effetti non è un sito storico o una bellezza naturale, ma semplicemente un incrocio stradale con una serie di schermi giganti che proiettano immagini e pubblicità 24 h su 24. A volte però non importa tanto la bellezza del luogo ma le sensazioni che in noi suscita.
D'altronde New York è la città che non dorme mai, i negozi sono aperti fino a tardi e la metropolitana va avanti senza sosta per tutta la notte, di fatto non vincolandomi troppo per gli spostamenti.
La mia permanenza nella grande mela è stata di circa una settimana, ma non voglio stare a raccontare per filo e per segno tutto ciò che ho visto giorno per giorno in questa città di 8 milioni di abitanti.
Nei giorni seguenti sono andato a trovare mio cugino Louis che abita a Inwood, nella parte alta di Manhattan, zona che da Brooklyn dista circa un'ora di metropolitana.
Dopo un'abbondante colazione da IHOP nel Bronx ed una Carrot Cake a sette strati dopo pranzo, ci siamo ritagliati del tempo anche per visitare la rinnovata zona del World Trade Center. Qui osserviamo da fuori la Freedom Tower, edificio che ha preso il posto  delle torri gemelle nello skyline di Manhattan e poi entriamo all'Oculus Center, centro commerciale sito all'interno di una moderna struttura, opera dell'architetto Calatrava.

Oculus
Uno dei tanti soprannomi di New York è "Melting Pot" (letteralmente crogiolo) ed è dovuto al fatto che in città è presente una tale mescolanza di etnie e religioni che convivono tutte insieme da renderla un concentrato di mondo in una sola città. Oltre alle ben note Little Italy e Chinatown mi imbatto anche nel quartiere ebraico di Williamsburg a Brooklyn (in cui provo un tradizionale Bagel), Koreatown che scopro per caso dopo aver visitato l'adiacente Empire State Building; ma non  Harlem, quartiere latino americano che, a detta dei miei parenti risulta pericoloso.
Roosevelt Island Tramway
Un'esperienza che consiglio vivamente e del tutto particolare è quella di salire a bordo della Roosevelt Island Tramway. Questa particolare funivia collega Manhattan alla Roosevelt Island, offrendo una vista mozzafiato al solo costo di una corsa in metropolitana.
Un altro luogo iconico della città è senza dubbio il polmone verde di Central Park, il parco urbano più famoso al mondo. Tra le attrazioni principali ci sono: il lago artificiale in cui è possibile affittare una barchetta per un giro, le sculture di Alice nel paese delle Meraviglie e lo Zoo. In questa zona si trovano inoltre alcuni dei più famosi musei: il Met (all'interno del parco), il Guggenheim (appena fuori) ed il MoMA poco più distante.
Central Park è molto grande e si può accedere da vari punti, io consiglio comunque di scendere con la metro alla fermata di Columbus Circle, una piazza circolare molto caratteristica e sempre animata.
Ovviamente non si può andare via da New York senza vedere la Statua della Libertà. Personalmente nel 2018 l'ho vista solo da lontano, ma ho avuto modo di visitarla nel lontano 2010, facendo una coda immensa presso la biglietteria di Battery Park. In ogni caso per evitare di spazientirsi eccessivamente consiglio vivamente di prenotare il biglietto sul sito statecruises.com. La statua si trova a Liberty Island ed il traghetto per raggiungerla comprende anche la sosta (facoltativa) presso Ellis Island, isola che potremmo definire un pò come la Lampedusa americana di inizio '900 per via degli sbarchi di immigrati negli USA in quegli anni. Si stima addirittura che quasi metà della popolazione statunitense abbia un antenato passato da quest'isola.
Un aspetto negativo della visita alla statua è il divieto di vietato di portare cibo a bordo del traghetto, così da costringere chi ha fame ad acquistarlo presso la caffetteria di Liberty Island ad un prezzo decisamente poco ''cheap''. 
La statua, al contrario di quanto si possa pensare non è immensa, difatti i suoi 93 metri di altezza, comprendono anche il basamento, non certo un'enormità considerando le altezze degli edifici di Manhattan, ma resta comunque un'opera ammirabile.
Purtroppo non mi è stato concesso di salire fino alla corona di "Lady Liberty" per via dell'allora rischio terrorismo, spero di poter rimediare in futuro.
Infine consiglio vivamente di salire su uno dei grattacieli più alti di Manhattan perché è un'esperienza davvero  impressionante ma è anche piuttosto costosa. Personalmente sono salito sia sul Top of the Rock che sull'Empire State Building, sul primo nel 2010 e sul secondo nel 2018. Consiglio sempre di acquistare il biglietto online o di procurarsi un City Pass, una carta che include varie attrazioni tra cui le più famose terrazze panoramiche della grande mela. 
In primis dovete sapere che gli ascensori di questi edifici sono velocissimi e sono capaci di salire 100 piani in un solo minuto, difatti vi capiterà che si tapperanno le orecchie come durante un volo e consiglio soprattutto di effettuare queste visite di giorno o al massimo al tramonto, i panorami di New York super illuminata di notte sono incantevoli solo con gli effetti del fotoritocco.
Oltre ai due edifici appena citati, mi avrebbe fatto piacere visitare anche il meno imponente Flatiron Building. Il vero nome di questo  palazzo in realtà è Fuller Building ed è stato  uno dei primi grattacieli costruiti a New York, è chiamato Flatiron (ferro da stiro) per via della sua particolare forma a punta, dovuta al posizionamento all'incrocio tra la 5th Avenue e Broadway.













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